La sicurezza dei nostri figli non è un gioco! Non vale una multa. Non vale arrivare 5 minuti prima.
Dobbiamo preservare la loro incolumità anche quando li trasportiamo a bordo
delle nostre auto. Eppure, quando mi è capitato di invitare qualcuno ad assicurare
con le cinture il proprio figlio prima di mettersi in moto, ho ricevuto
risposte del tipo: non preoccuparti vado piano; ma devo fare solo pochi
chilometri; ah non c’è problema! Sulla strada che faccio i carabinieri non si
appostano mai; lo so ma se ci provo piange e strepita; ma sta dormendo, rischio
di svegliarlo.
Pare che il problema sia la multa o il dover consolare il
pianto o il capriccio a cui, invece, non dobbiamo cedere. Perché è della loro
vita che stiamo parlando. Probabilmente è una questione di consapevolezza.
A volte, alcune nostre prospettive e alcune nostre credenze,
mutano a seguito di esperienze significative. Nella mia vita una di queste è
rappresentata dall’inizio di questa attività professionale nel 2002. Quando
poco più che ventenne ero pieno di energie e vigore, anche nel premere col
piede destro sull’acceleratore della macchina. Poi, dovendomi confrontare
quotidianamente con le conseguenze, a volte nefaste, degli incidenti stradali,
il vigore e quella presuntuosa sensazione di invincibilità sono state minate da
una nuova consapevolezza. La
consapevolezza che 10/20 Km/h in meno possono ridurre notevolmente le
conseguenze di un urto. A volte evitarlo. La consapevolezza che il ritardo di 2
secondi nell’innescare un’azione frenante può avere conseguenze fatali. Fare
affidamento sulle proprie qualità di “pilota” non è sufficiente. E’ importante
rispettare pedissequamente le buone
regole di comportamento alla guida dei veicoli a motore. Diligenza e prudenza
anche per poter riparare e prevedere il comportamento scorretto altrui. Sono
ugualmente importanti la piena efficienza del veicolo e la piena efficienza
della nostre qualità psico fisiche quando ci mettiamo alla guida.
Probabilmente ad alcuni genitori manca la consapevolezza o,
più semplicemente l’informazione su quali possono essere le disastrose
conseguenze per i più piccoli, non correttamente ritenuti a seguito di un
incidente stradale anche a bassa velocità.
Proprio per questo, assieme ad altri operatori del
territorio e con il patrocinio della Federazione dei Comuni del
Camposampierese, Studio MG si sta impegnando in un campagna di
sensibilizzazione sociale sul tema della sicurezza dei piccoli a bordo della
auto. Campagna partita su “Il Camposampierese” nel corrente mese di ottobre con
il primo (dei sei) episodio della famiglia “Barbatosta”.
Il primo pericolo è proprio quello delle manovre all’interno
dei cortili delle nostre abitazioni. Sembra banale, eppure! La statura dei
nostri piccoli li rende invisibili se sono dietro al paraurti. E questa
disattenzione è stata la causa di 5 vittime nel corso del 2013!