La commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in
campo sanitario, presieduta da Leoluca Orlando, ha reso noti i risultati di un
indagine sulla responsabilità penale del medico, in particolare del ginecologo.
La “sentenza” è chiara: quando in gioco c’è la libertà personale del
professionista i criteri di giudizio sono rigorosi e le condanne rarissime. L’indagine
svolta ha riguardato principalmente l’esito dei procedimenti relativi ai capi
di accusa per lesione ed omicidio colposo con particolare riguardo all’attività
sanitaria in ambito ostetrico – ginecologica. Su 240 provvedimenti (in carico a
54 procure analizzate) in capo a personale sanitario il 98,8% risultano
conclusi con una archiviazione, solo due con una condanna ed una con una
assoluzione. Il record di procedimenti sia per lesioni che per omicidio colposo
spetta al sud, col primato di Reggio Calabria che registra il 36,11% di
procedimenti sul totale per lesioni colpose, a carico dei medici ginecologi. Ma
l’esito non cambia. Il 99,1% si conclude comunque con l’archiviazione.
Di seguito le tabelle delle indagine pubblicate su un
articolo de “Il sole 24 ore” del 12 gennaio scorso.