L'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana, auspica, e lo rende noto attraverso un comunicato stampa, l'intervento delle rappresentanze dei medici legali ai fini di scongiurare l'ingiustizia nei confronti di coloro che residuano danni micro permanenti a seguito di incidenti stradali. Soprattutto all'indomani delle comunicazioni e pressioni che le compagnie assicurative stanno esercitando sui propri fiduciari medico legali.
Ecco il testo integrale del comunicato
ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA
COMUNICATO
STAMPA
R.C.A. –
CODICE DELLE ASSICURAZIONI - MODIFICHE ART. 139 -
RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA PERSONA DI LIEVE
ENTITA’
L'OUA AUSPICA L'
INTERVENTO DELLE RAPPRESENTANZE DELLA MEDICINA LEGALE NEI CONFRONTI DI DISTORTE
INTERPRETAZIONI DELLE NORME SUL RISARCIMENTO DEL DANNO ALLA PERSONA.
L’O.U.A., recependo il parere della propria Commissione
Responsabilità Civile, valutato il provvedimento in materia di Responsabilità Civile
Automobilistica contenuto nel testo della Legge 24.03.2012 (art. 32 - commi
III ter e quater), esprime allarme e preoccupazione per l’eventuale
compromissione dei diritti dei danneggiati da circolazione stradale.
Si segnalano infatti, da parte di alcune
imprese assicuratrici, interpretazioni inammissibili del contenuto dell'art. 32
della l. 27/2012 che, come noto, ai commi 3 ter e 3 quater dispone in
materia di danno alla persona integrando
l’art. 139 del Codice delle Assicurazioni.
La normativa interviene infatti nell'ambito
dell'accertamento del danno biologico occupandosi delle "lesioni di lieve
entità" subordinandone il risarcimento (delle lesioni e non dei postumi o
delle menomazioni) a un non meglio definito "accertamento clinico strumentale obiettivo".
Le norme, tecnicamente
errate e tra loro contraddittorie, da più parti vengono già utilizzate
come pretesto per non risarcire i danneggiati e da parte di talune imprese
assicuratrici si segnalano già inammissibili pressioni nei confronti dei
medici legali affinché gli stessi si adeguino a interpretazioni degli articoli
di legge in contrasto con la criteriologia medico legale e la stessa
deontologia medica.
Tali errate interpretazioni, già formalizzate
dal mondo assicurativo, determinerebbero infatti il paradosso di un mutamento per legge della scienza medico
legale, tra l'altro limitato solo agli accertamenti medico legali da
svolgersi in materia di RC auto.
Le "circolari" che le imprese
assicuratrici stanno inviando ai propri fiduciari medico legali,
costituirebbero un inusitato precedente che limita la professionalità e la
indipendenza del medico legale, tanto più inammissibile poiché pone il
professionista in contrasto con il proprio ordinamento deontologico il quale, agli articoli 4 e 62,
prevede che il medico debba operare secondo criteri scientifici rifuggendo da
pressioni di ordine extra tecnico e da ogni genere di influenza e
condizionamento.
L'OUA, nel denunciare la gravità della
situazione, auspica il tempestivo intervento di ogni livello associativo della
Medicina Legale affinché venga ribadita la validità della consolidata
criteriologia medico legale, a tutela dei diritti dei danneggiati e degli
stessi medici legali.
Roma,
07 maggio 2012