Il periodo delle ferie estive,
quando tutti si mettono in moto per raggiungere le località di villeggiatura, è
quello maggiormente condizionato dagli incidenti stradali. Le statistiche
elaborate annualmente dall’ACI in comunione con l’ISTAT (i dati si riferiscono
all’elaborazione del 2013 sugli incidenti occorsi nel 2012) infatti affidano la
maglia nera, per il numero di incidenti e per le gravità delle conseguenze, ai
mesi di luglio e agosto.
Sulle strade urbane la frequenza
più elevata degli incidenti si registra nel mese di giugno; per il complesso
delle strade extraurbane, incluse le autostrade, invece, il numero più elevato
di incidenti si rileva a luglio. Il maggior numero di morti si registra a
luglio sulle strade urbane e sulle extraurbane. L’indice di mortalità è più
elevato a luglio e agosto sulle strade urbane e, ad agosto sulle extraurbane.
Il giorno della settimana con la
più alta frequenza di sinistri è il venerdì, mentre quelli più nefasti, cioè
con il più elevato indice di mortalità,
sono il sabato e la domenica. La
distribuzione di incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti
durante l’arco della giornata riscontra un primo picco tra le 8 e le 9 del
mattino, fascia oraria nella quale si effettuano gli spostamenti casa-lavoro e
casa-scuola. Il numero degli incidenti rimane, comunque, elevato anche durante
la mattinata; un secondo picco si osserva alle 13 in corrispondenza dei
tragitti scuola-casa e in relazione alla mobilità di alcune categorie di
lavoratori (professionisti, commercianti, ecc.) che usufruiscono dell’orario
non continuato. La punta massima di incidentalità si registra, però, tra le 18
e le 19, ora di punta per l’aumento del traffico legato agli spostamenti dal
luogo di lavoro verso l’abitazione. L’indice di mortalità si mantiene superiore
alla media giornaliera (1,96 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l’arco di
tempo che va dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo
intorno alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino (circa 4,6 decessi ogni 100
incidenti).
Come i media ci ricordano,
purtroppo oramai spesso, il numero di veicoli circolanti nelle strade italiane
sprovvisti della regolare ed obbligatoria assicurazione è elevatissimo. Circa 4 milioni di veicoli.
Più dell’8% dell’intero parco circolante. Capita pertanto, non più di rado, di
rimanere coinvolti in un sinistro con uno di questi veicoli.
Che fare allora?
Purtroppo in questo caso la
propria compagnia di assicurazione non può assumere la gestione del danno, ma…
niente paura! Fortunatamente l’intento, nobile, del legislatore italiano, sin
dal 1969 è quello di tutelare le vittime della strada. Pertanto esiste il
cosiddetto Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada al quale ci si può
rivolgere per azionare il diritto al risarcimento del danno subito.
Occorre puntualizzare però che
esistono altri casi in cui la propria compagnia non può aiutarci. E riguardano
eventi maggiormente frequenti proprio nel periodo estivo. Parliamo
dell’incidente con un veicolo estero o l’incidente all’estero.
Ovviamente in tutti questi casi è
meglio rivolgersi ad un professionista che conosca norme e regole. Ad ogni buon
conto, vogliamo fornire qualche suggerimento utile.
Incidente con un veicolo non assicurato
Si si rimane coinvolti in un
incidente stradale la cui responsabilità può essere attribuita ad un veicolo
non assicurato, le richieste risarcitorie dovranno essere indirizzate, a mezzo
raccomandata con avviso di ricevimento, alla Consap (Gestione F.G.V.S. Via Yser, 14 - 00198 Roma) in qualità di
gestore amministrativo del fondo. La stessa richiesta, se l’incidente si è
verificato nel Veneto, dovrà essere indirizzata alla Compagnia Generali Italia
Spa (Via Marocchesa, 14 – 31021 Mogliano Veneto -TV ), designata dal Fondo alla
gestione dei sinistri.
La richiesta di risarcimento
dovrà contenere tutti gli elementi riguardanti le modalità di accadimento del
sinistro, i dati dei veicoli e dei rispettivi conducenti, ora, giorno e luogo
in cui è possibile periziare il veicolo danneggiato, i dati anagrafici delle
persone che hanno subito lesioni e che ne chiedono il risarcimento.
Il risarcimento spetta tanto per
i danni a cose che per i danni alla persona senza applicazione di alcuna
franchigia e per i massimali di legge vigenti al momento dell’evento.
Incidente con un veicolo estero
In caso di incidente avvenuto in
Italia, provocato da un veicolo immatricolato all'estero, per richiedere il risarcimento
dei danni subiti occorre inviare una lettera raccomandata con avviso di
ricevimento a UCI (Corso Sempione, 39 - 20145 MILANO) indicando ogni dato utile
a rendere più agevole e più veloce, l'evasione della richiesta: modalità di
accadimento del sinistro, i dati dei veicoli e dei rispettivi conducenti, ora,
giorno e luogo in cui è possibile periziare il veicolo danneggiato, i dati
anagrafici (anche l’età, il reddito e la professione) delle persone che hanno
subito lesioni e che ne chiedono il risarcimento.
L’UCI svolgerà le ricerche presso
il Bureau nazionale del Paese di immatricolazione del veicolo estero per
individuare la compagnia di assicurazione in Italia che sarà referente per
conto di quella estera.
Incidente avvenuto all’estero
In caso di sinistro avvenuto
all’estero (in uno degli Stati dello Spazio Economico Europeo) le richieste
dovranno essere indirizzate alla CONSAP (Via Yser, 14 - 00198 Roma), che dal
2012 è tenutaria del Centro di Informazione Italiano. Dopo aver esperito le
opportune verifiche, la Consap indicherà al danneggiato qual è la compagnia
referente in Italia per conto di quella estera.